Nel mondo iperconnesso di oggi, è facile dimenticare che, dietro ogni schermo e ogni profilo mediatico, c’è una persona con la sua propria storia e i suoi propri lutti. [Aeasia onlyfans] è il titolo di un libro che esplora le pieghe più nascoste dell’esposizione di sé, un fenomeno che sembra sempre più diffondersi, in particolare tra i giovani.
L’autore, uno storyteller controverso, si sente di esporre quelle che potrebbero essere le storie dei giovani che spenderebbero un sacco di denaro al mese per essere parte di una comunità online. Come dice l’autore “insieme agli altri utenti che pagano regolarmente, è spesso in grado di pagare 10 o più per la più alta ‘messing’ di AEÈOG è rendere i post adatti ad essere postati senza giro o sollecitazione di 10:00. (scudo)”
Ma cos’è, esattamente, [aeasia onlyfans]? È una piattaforma online che permette ai suoi utenti di esibire i propri corpi e le proprie vite, in cambio di denaro. È un luogo dove l’espressione più pura della natura umana, la libertà, viene sfruttata a scopi economici emergenti.
Nel libro, l’autore affronta le tematiche più divisive, come la questione del diritto alla propria immagine e il mercato globale che si va a creare dell’esposizione privata dei corpi umani su piattaforma social come Onlyfans. Ogni ulteriore affondo delle argomentazioni porterebbe ad optimalizzare l’uso del tema.